Punto di partenza
La Direttiva pone l'accento su un tema estremamente attuale - va dato
atto alla Regione di avere avuto la lungimiranza di proporre tale
argomento - la cui urgenza è confermata dai dati regionali relativi agli indici di povertà e di disuguaglianza sociale. Ma la Direttiva va oltre, evidenziando la necessità di operare quel diffuso cambio di paradigma necessario a costruire una società ed un'economia sostenibili ed
inclusive. Illuminante a questo proposito l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale
modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale, e si afferma una
visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. Ciò cambia sostanzialmente la prospettiva e ci costringe a porre al centro elementi come diversità, inclusione e nuove valorialità. Ne discende la necessità di abbracciare l'esperienza dell'economia solidale come modello
innovativo per lo sviluppo di nuove modalità di fare impresa e di
creazione di occupazione, puntando sugli aspetti relazionali e
dell'inclusione.
Obiettivi del progetto SI2
In tale contesto, l'
Università Cà Foscari
, l'
ISRE
e la
CISL, attraverso
Fondazione Corazzin,
"Economia collaborativa"
proposta dalla direttiva della Regione Veneto perché essa consente di:
- analizzare, attraverso attività di ricerca, il ruolo dei beni relazionali nella salvaguardia e gestione dei beni comuni;
- definire modelli innovativi di sviluppo dell'economia collaborativa all'interno di imprese profit e no-profit, che consentano di andare oltre l'attuale paradigma;
- tradurre i risultati in azioni concrete per generare nuovi posti di lavoro, migliorando le condizioni generali ed aumentando il senso di realizzazione personale;
- divulgare i paradigmi dell'economia collaborativa, al fine di informare e sensibilizzare
Tipologie di Intervento
Il progetto prevede la realizzazione di una serie di attività, integrate e consequenziali tra di loro, in linea con la Priorità di investimento 9v:
"La promozione dell'imprenditorialità sociale e dell'integrazione professionale nelle imprese sociali e dell'economia sociale e solidale, al fine di facilitare l'accesso all'occupazione"
e che concorrono al raggiungimento dell'Obiettivo specifico del POR FSE 2014/2020 e dei relativi risultati attesi, che possono essere distinte in attività di:
- RICERCA
- AZIONE
- COMUNICAZIONE
Ricerca
Il progetto si è proposto i seguenti obiettivi di ricerca:
-
Costituzione di un comitato scientifico, composto da esperti indicati
dai core partners, che ha il compito di organizzare, coordinare,
monitorare e valutare le azioni messe in campo dal progetto
relativamente alle attività di ricerca. Esso è responsabile della corretta applicazione del metodo scientifico e dell'opportuna presentazione dei risultati;
- Erogazione di una borsa di ricerca sui modelli dell'economia collaborativa in imprese profit;
-
Erogazione di una borsa di ricerca sui modelli dell'economia
collaborativa in imprese no-profit;
-
Erogazione di un assegno di ricerca sul ruolo dei beni relazionali
nella costruzione del bene comune e nella salvaguardia dei beni
collettivi;
-
L'attivazione di tre fellowship (visiting scholars) per creare un gruppo
di ricerca, avente carattere sovraregionale e internazionale, specializzato
sui temi dell'iniziativa;
-
Un'action research sull'innovazione dei processi e prodotti secondo
l'economia collaborativa da realizzare coinvolgendo le PMI aderenti.
Azione
Il progetto ha intrapreso le seguenti azioni:
-
Tre percorsi laboratoriali da destinare alla creazione dei business
plan di queste nuove realtà;
- Sei tirocini formativi della durata di sei mesi.
-
Interventi di accompagnamento a favore di realtà aziendali esistenti
o in via di creazione con project work sulla redazione del business plan - START UP;
-
Project work sul grado di propensione e resistenza alla
sperimentazione di modelli di economia collaborativa;
-
Consulenza individuale sull'applicazione di modelli di economia
collaborativa;
-
Una visita di studio presso Eurofound (Dublino), l'Agenzia Europea
che fornisce le conoscenze per contribuire allo sviluppo di migliori
politiche sociali, occupazionali e relative al lavoro.
- Un fondo, a valere sul FESR, a favore delle aziende in start up;
-
Incentivi all'assunzione, a tempo determinato ed indeterminato, di
disoccupati e soggetti svantaggiati.
Comunicazione
Sul fronte della comunicazione sono state attuate le seguenti azioni:
-
Un seminario iniziale di informazione e sensibilizzazione alle
tematiche del progetto
-
Un seminario conclusivo sui risultati e sui prodotti delle attività di
ricerca e delle azioni condotte all'interno del progetto;
-
Sei workshop, da realizzare in diverse aree territoriali, sul tema
dell'economia inclusiva e collaborativa, in un contesto di sostenibilità
integrata;
-
Produzione di materiale destinato alla comunicazione del progetto e
disseminazione dei suoi risultati;
- Video
- Trailer
- Newsletter
- Brochure di presentazione
- Articoli e contributi che saranno divulgati utilizzando i canali di comunicazione a disposizione dei core partners